Sempre più spesso si sente parlare di neuroplasticità del cervello. Ma cos’è esattamente?

Per riassumere e semplificare, la neuroplasticità è la capacità del cervello di modificare la propria struttura, in particolare, le proprie connessioni neurali.

Questo significa che il nostro cervello continua a modificarsi. Sempre. A ogni età.

Continua a sviluppare connessioni tra i neuroni, tra i dendriti e gli assoni.

Nel cervello umano ci sono circa 100 miliardi di neuroni. Insomma sono in buona compagnia, non come la particella di sodio della pubblicità di una marca d’acqua (dipende dalla tua età, magari ti ricordi la vocina della particella che chiedeva “yuhuu c’è nessuno?? Cucù!”).

Un aspetto molto affascinante del nostro cervello è che continua a svilupparsi e a creare queste connessioni.

Nel campo dell’apprendimento, significa che ogni volta che impari qualcosa di nuovo o approfondisci qualcosa che già conosci, si stanno creando delle nuove connessioni neurali.

Continuamente.

Anche con argomenti di tutti i giorni, non solo quando si parla di studio o di lavoro.

Ad esempio.

Pensa al caffè. Al rumore della moca o della macchinetta. Al suo colore. Al suo sapore. Al profumo. Alla temperatura.

Ora inizia a pensare a dove lo versi per berlo.

Quando lo bevi. Con cosa.

Pensa anche a come ti fa sentire berlo. Magari lo usi per svegliarti o magari per rilassarti durante una pausa.

Pensa alle persone con cui lo bevi.

Ecco. Dopo queste poche righe lette su un argomento di vita quotidiana, il tuo cervello si è modificato.

Ha creato nuove connessioni o ha rinforzato alcune già esistenti.

La prossima volta che penserai al caffè, rinforzerai i vari concetti che hai relazionato tra loro in queste poche righe.

Si ottiene lo stesso effetto anche quando stai studiando un argomento. Magari senti la spiegazione e prendi appunti. Poi rileggi i tuoi appunti. Dopo leggi anche dal libro. Poi provi a ripeterlo. Queste sono tutte fasi in cui il tuo cervello sta creando delle connessioni. Ripassare più volte gli argomenti ti serve a rinforzare la rete neurale.

Più conosci un argomento, più sarà facile aggiungere nuove informazioni. Grazie alla rete neurale che hai già sviluppato, sarà più facile richiamare e apprendere nuove informazioni che parlano di quell’argomento.

La rete neurale

Questo processo, all’interno del nostro cervello, succede sempre. Ma soprattutto, a ogni età.

A volte ci capita di avere persone che si sentono di avere troppi anni per cambiare il proprio modo di apprendere, perché magari sentono che non sia più il momento giusto oppure che vorrebbero imparare con più facilità e concentrarsi meglio, ma hanno semplicemente paura che con loro non funzioni vista la loro età.

Ora, considerando che abbiamo avuto studenti ai nostri corsi dai 7 agli 84 anni, tendenzialmente questo problema non si pone.

Però comprendo perfettamente lo stato d’animo di queste persone.

Ma (qui c’è un grande ma) le neuroscenze sono a nostro favore. Inizialmente non si conoscevano molti aspetti del cervello perché gli studi si potevano effettuare solo post-mortem. Ora invece, con la nuova tecnologia, ci sono molti più strumenti per entrare nell’affascinante mondo del cervello e del suo potenziale.

Uno, di sicuro, è imparare a usarlo efficacemente e sfruttare le sue potenzialità. Imparare un metodo di studio efficace significa esattamente questo: sfruttare il potenziale del cervello ed essere più performanti.

Con le tecniche che insegniamo nei nostri percorsi, sia sul metodo d’apprendimento sia sulla gestione dello stress, riusciamo a fare questo: a dare più risultati al nostro cervello.

Ovviamente, l’età influisce. O meglio, cambia il modo di affrontare il percorso. Ma non sui risultati.

Influisce sul tempo che si ha a disposizione per esercitarsi. Ma non su ciò che si può ottenere.

D’altronde, il nostro cervello continuerà a creare nuove connessioni neurali. Sempre, fino all’ultimo momento che avrà a disposizione.